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L’esperienza dei governi scaturiti dalla Primavera araba: l’economia, le istituzioni, la società

21 novembre 2013,  Sala Conferenze di Palazzo Turati, Milano

Superando l’ormai ricorrente immagine di “transizione araba”, si è proposta una riflessione specifica sullo stato dell’arte e la probabile evoluzione degli attuali equilibri di potere nell’Area mediterranea, affrontando in concreto le politiche adottate dai governi coinvolti in tali esperienze sia sul piano socio-politico che economico e istituzionale. A due anni dalla Primavera araba, tutta l’area è interessata a una complessa fase di transizione, in cui l’Europa con le sue istituzioni, così come il sistema delle sue imprese, possono svolgere un ruolo essenziale per stabilizzare la situazione, favorendo il rafforzamento dell’economia e delle stesse componenti più moderate. Si è quindi ritenuta utile una riflessione sul tema dei modelli, esperienze e prospettive dei governi a direzione islamica nell’Area Mediterranea, non solo dal punto di vista politico e religioso, ma anche e in modo particolare sugli aspetti economici della loro capacità di governo, sul piano interno e internazionale, nonché sulle tendenze in atto ad un ritorno al potere dei militari, come è avvenuto in Egitto.

Una riflessione che ha messo a raffronto questa esperienza con quella della Turchia, ove l’esercito è stato protagonista di una serie di interventi, ma esiste anche una eredità kemalista del tutto assente in questi Paesi, e ove peraltro negli ultimi mesi si sono evidenziati elementi di crisi e limiti non trascurabili.

Il Convegno è stato promosso da CIPMO grazie al sostegno del Ministero degli Affari Esteri – Unità di Analisi e Programmazione, della Commissione europea – Ufficio di Rappresentanza a Milano, del Comune di Milano e della Camera di Commercio di Milano.

Interventi:

Cristina Tajani, Assessore alle politiche per il lavoro, Sviluppo economico, Università e Ricerca del Comune di Milano; Lapo Pistelli, Vice Ministro degli Affari Esteri; Olivier Roy, Politologo francese, direttore scientifico del “Programma Mediterraneo” al Robert Schuman Centre for Advanced Studies dell’Istituto Universitario Europeo di Firenze; Heliodoro Temprano Arroyo, Capo dell’ Unità “Assistenza Finanziaria per i Paesi del Vicinato”, Direzione Generale Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea; Nathalie Tocci, Vice Direttore dell’Istituto Affari Internazionali (IAI); Antonio Panzeri, Presidente della Delegazione per le relazioni con i Paesi del Maghreb e l’Unione del Maghreb arabo del Parlamento Europeo; Leonardo Bellodi, Executive Vice President Rapporti Istituzionali e Affari Regolatori di Eni S.p.A.; Khalil al-Anani, Senior Fellow al Middle East Institute di Washington DC; Alberto Negri, inviato speciale de Il Sole 24 Ore; Janiki Cingoli, Presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO).

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