IN LIBRERIA

RECENSIONI E SEGNALAZIONI DI LIBRI CHE CIPMO CONSIGLIA SULLE QUESTIONI MEDIO ORIENTALI E NORD AFRICANE

Chiamata alle armi. I veri costi della spesa militare in Italia

di Raul Caruso, Egea, Milano 2018

 Quali sono le vere cifre della spesa militare in Italia? Quale la sua composizione e quali le scelte che la guidano? Fino a che punto è vero che la spesa militare può trainare la crescita di un paese? Quale ambigua relazione intercorre tra ricerca, sviluppo tecnologico e corsa agli armamenti? Relativamente al nostro paese, il libro prova a fornire una risposta a questi interrogativi, anche attraverso l’analisi del caso Leonardo (ex Finmeccanica), uno dei leader mondiali dell’industria della difesa. Allargando poi lo sguardo all’Europa, dove spesso la proprietà delle aziende del settore è pubblica, due sono i temi su cui si concentra la riflessione: da un lato, il rapporto tra gli obiettivi di business delle imprese e il perimetro degli accordi internazionali sottoscritti dagli Stati-azionisti; dall’altro, la necessità di una difesa comune europea come elemento imprescindibile di analisi del contesto competitivo. In questo quadro, l’autore avanza due proposte concrete. La prima per la creazione di un’agenzia indipendente per il controllo del commercio internazionale di armamenti. La seconda per l’introduzione di un nuovo parametro su cui basare le scelte di politica economica, e cioè il rapporto tra spese per l’educazione e spese militari: un indicatore di questo tipo metterebbe a diretto confronto un investimento per lo sviluppo, rivolto dunque al futuro, con una spesa corrente, che costituisce invece un freno alla crescita, e nella sua semplicità coniugherebbe le esigenze strategiche di oggi con un’attenzione più responsabile al domani.

Alfabeto arabo-persiano. Quando le parole raccontano un mondo

di Giuseppe Cassini e Wasim Dahmash, Egea, Milano 2018

 

Un libro per tutti coloro che desiderano approfondire storia e caratteri distintivi dell’Islam, partendo proprio dall’alfabeto

Dall’Italia alla Scandinavia, dalla Penisola Iberica ai Balcani la Fortezza Europa sta alzando muri e scavando fossati per respingere le “orde musulmane” che premono alle porte. Ma chi sono questi invasori? Di quale cultura sono portatori?
A tali domande questo libro offre risposte illuminanti, attraverso 61 parole chiave (due per ogni lettera dell’alfabeto arabo e una per le lettere aggiuntive dell’alfabeto persiano), scelte a rappresentare gli aspetti salienti dell’Islam. Ogni lettera forma un capitolo a sé ed è inframezzato da brevi riquadri che raccolgono testimonianze personali di uno degli autori, Giuseppe Cassini, nelle sue missioni diplomatiche in terra islamica.
La ricchezza e l’eleganza dell’alfabeto e delle due lingue – l’arabo e il persiano – emergono vividamente da queste pagine. Ma non è tutto. La selezione di parole chiave come jihàd, fitna, shari’a, wahhàbiyya, rahma (misericordia), ‘ilm (scienza), nakba (catastrofe), irhàb (terrorismo) aiuta a fare giustizia di tante incomprensioni, stereotipi e travisamenti che avvelenano i rapporti dell’Occidente con il mondo arabo e musulmano.
Gli europei – in particolare gli europei suprematisti affetti da islamofobia – dovrebbero ringraziare gli arabi per una piega della storia su cui non riflettono mai: ossia che l’identità europea si formò grazie all’avvento dell’Islam. Furono le conquiste degli arabi, infatti, a spingere i popoli delle sponde settentrionali del Mediterraneo a riconoscersi come abitanti di un continente a sé stante, l’Europa, e a plasmare l’identità europea. Da lì emerse in seguito l’eurocentrismo, deformato da distorsioni come accade in ogni “centrismo”. Ora sarebbe un segnale di buon senso se gli europei raddrizzassero la loro visione dell’Islam ruotando la bussola di 180 gradi.
Questo volume – scorrevole e non accademico – si rivolge a tutti i lettori che desiderano saperne un po’ di più, inclusi i tre milioni di musulmani residenti in Italia, sperando di restituire loro una lingua non confiscata dal potere religioso.
“Cerca la conoscenza dalla culla alla tomba, cercala fino in Cina” (Maometto)
Gli autori: Giuseppe Cassini ha ricoperto incarichi diplomatici in Belgio, Algeria, Cuba, Somalia, Stati Uniti, Nazioni Unite e Libano, dove è stato ambasciatore dal 1998 al 2002. Ha scritto Gli anni del declino. La politica estera del governo Berlusconi 2001-2006 (2007), l’ebook Anatomia di una guerra. Quella «stupida» guerra in Iraq (2013) e La 17a Agenzia. L’America al bivio (2015). Wasim Dahmash ha insegnato lingua, dialettologia e letteratura araba alle Università di Roma La Sapienza e di Cagliari. È autore di monografie e antologie in prosa e in poesia. In arabo ha tradotto poesie di Montale, Saba, Ungaretti, Luzi, e in italiano poesie di Bennis, Darwish, al-Qasim, Nasrallah.

Incognita Libia. Cronache di un Paese sospeso

di Michela Mercuri, FrancoAngeli, Milano 2017

Cos’è oggi la Libia? A che gioco stanno giocando le potenze mondiali? Quali sono i rischi che stiamo correndo? Il libro vuole rispondere a queste e altre domande ripercorrendo le fasi salienti della storia del Paese, fino ai giorni nostri, per raccontare le vicissitudini, le incognite e le contraddizioni di una realtà tanto vicina quanto difficile da comprendere.

La Libia è un luogo sospeso tra un passato fragile e un futuro incerto. Il presente non c’è. Manca dal 2011, quando gli attori internazionali decidono di intervenire nelle rivolte in corso nel Paese per mettere le mani sulle sue risorse. Ora, però, quelle stesse mani che volevano giocare con le pedine del nuovo risiko libico si ritrovano “con un pugno di mosche”. Uno Stato controllato dalle milizie, in piena crisi economica, terreno fertile per gli jihadisti e per i gruppi criminali che lucrano sul traffico dei migranti diretti verso l’Italia.

Alternando passato e presente, il saggio mette in evidenza anche il ruolo dello Stato nordafricano nel quadro più generale del vicino oriente, tra le conseguenze delle primavere arabe e il rischio di infiltrazioni dello Stato islamico.

Sahara, deserto di mafie e Jihad

di Massimiliano Boccolini e Alessio Postiglione, Castelvecchi, Roma 2017

Dall’espansione dell’Isis al ruolo delle mafie, dalle attività del Fronte Polisario al ritorno alle armi dei Tuareg. Il deserto del Sahara è un crocevia di traffici di armi, droga ed esseri umani. Rotte carovaniere di un’economia criminale che salda il narco-jihadismo alle mafie internazionali. Con un obiettivo: destabilizzare il pianeta. I problemi dell’Italia nascono qui, anche se nessuno ne parla: in un lembo fra deserto e Golfo di Guinea, dove s’incontrano narcos sudamericani e narco-jihadisti. Com’è stato possibile che movimenti di liberazione d’ispirazione marxista-terzomondista, a cui andavano le simpatie dell’Occidente, si siano trasformati in jihadisti e, poi, in mafiosi? Le mafie sono attori politici e lo jihadismo è funzionale alla legittimazione sociale dei criminali. Il libro spiega tutto questo, partendo dal racconto di piccole storie di cronaca, come i sequestri Urru e i casi “Bonatti” e Calonego-Cacace. Tessere del mosaico del terrore.

Gli Autori

Alessio Postiglione, giornalista professionista, docente, esperto di comunicazione politica; opinionista per Repubblica Napoli, Huffington Post, ha scritto per Europa, Terra, L’Espresso, Il Mattino; research assistant allo European University Institute (Cmpf) e docente in Luiss. Addetto stampa, consulente e campaign manager per numerosi politici, al parlamento italiano ed europeo. Ultimo libro The Extreme right in Europe (Bruylant, luglio 2016).

Hamza Boccolini, giornalista professionista per Agenzia Nova; ha lavorato per l’agenzia Aki Adnkronos, Apcom, SkyTg24, Bbc, France24, Al Jazeera, Libero e Roma. Ha vinto i premi Ischia giornalismo 2010 e Mare Nostrum 2013. Docente universitario, ha scritto La vita del Profeta Muhammad (Di Salvo Editore 1999) L’Islam a Napoli (Intra Moenia editore 2002) e Media e Oriente (Mursia Editore).