31 maggio 2016, Sala Conferenze di Palazzo Reale, Milano

La normalizzazione delle relazioni tra Iran e resto del mondo è una priorità assoluta per il governo guidato dal Presidente Rouhani, ma anche, come dimostrano i risultati delle elezioni parlamentari del febbraio 2016, per la grande maggioranza della popolazione iraniana, che aspira a migliori condizioni economiche e al riconoscimento dell’Iran come legittimo e importante player internazionale.
La complessa natura, sia costituzionale che politica, della Repubblica islamica suggerisce, dall’altro lato, che nulla può essere dato per scontato e che è necessario continuare a valutare in modo non superficiale le diverse tendenze che operano all’interno della struttura di potere e della società iraniane. Le possibilità di consolidamento dei positivi trend sia geo-politici che economico – finanziari avviati dall’accordo sul nucleare dipenderanno anche da molti fattori esterni, dalla generale instabilità della regione, dalla stessa politica estera iraniana e dalle relazioni anche economiche con i principali player internazionali sia pubblici che privati. Per le nostre imprese, l’apertura del mercato iraniano si presenta come una grande opportunità di business, pur se permangono difficoltà ancora non completamente rimosse.

Grazie ai contributi di esperti internazionali di primo piano si è dibattuto sul processo di normalizzazione delle relazioni tra l’Iran e il mondo, sul recuperato ruolo di uno dei principali attori dell’area Mediorientale e sulle prospettive di crescita delle relazioni internazionali dell’Iran, nel nuovo e promettente contesto creato dall’accordo sul nucleare e dalla graduale rimozione delle sanzioni.

Il Convegno è stato promosso da CIPMO con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione internazionale – Direzione Generale Affari politici, con il Patronato della Regione Lombardia e il Patrocinio del Comune di Milano.

Interventi:

Giuseppe Perrone, Vice Direttore Generale/Direttore Centrale per i Paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente, Direzione Generale Affari Politici e di Sicurezza del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale; Roberto Toscano, già Ambasciatore d’Italia in Iran, analista del quotidiano La RepubblicaShireen T. HunterResearch Professor alla Georgetown University, Washington, D.C.;  Janiki Cingoli, Presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO); Bijan Khajehpour, Managing & Founding partner di Atieh International (Atieh Group), Vienna; Stuart Summers, Senior Advisor presso European External Action Service Task Force Iran ( EEAS); Alberto Negri, Inviato speciale de Il Sole 24 Ore; Ellie Geranmeyeh, Policy Fellow presso  European Council on Foreign Relations, Middle East and North Africa Programme – desk Iran (ECFR); Eldar Mamedov, Political Advisor del Gruppo Socialisti e Democratici alla Commissione Affari Esteri del Parlamento europeo; Flavio Zanonato, Parlamentare europeo, membro della Delegazione per i rapporti con l’Iran, già Ministro dello Sviluppo Economico; Robert E. Hunter, Senior Fellow al Center for Transatlantic Relations, School of Advanced International Studies, Washington D.C. Già ambasciatore americano alla NATO; Riccardo Redaelli, Professore ordinario di Geopolitica e di Storia e istituzioni dell’Asia presso la Facoltà di Scienze Politiche e Sociali dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Direttore del Centro di Ricerche sul Sistema Sud e il Mediterraneo Allargato (CRiSSMA) dell’Ateneo; Valeria Giannotta, Assistant Professor presso la Business School della Türk Hava Kurum Üniversitesi /The University of the Turkish Aeronautical Association ad Ankara; Sherif El Diwany, Direttore esecutivo di The Egyptian Center for Economic Studies (ECES), Il Cairo; Lorenzo Cremonesi, Inviato speciale del Corriere della Sera.

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