A un anno dalla Primavera araba. La transizione difficile
1° marzo 2012, Circolo dei Lettori, Torino
A un anno dalla Primavera araba, è in atto una complessa transizione nell’Area. Sono infatti emerse crescenti difficoltà all’interno di quei Paesi, dove sembrano resistere le vecchie strutture di comando e le difficoltà economiche sono ancora assai gravi.
D’altro canto, nelle diverse tornate elettorali che si sono tenute, si è registrata l’affermazione dei partiti islamici, sia dei Fratelli Musulmani, maggioritari in Egitto, Tunisia e Marocco, sia, in minor misura, dei Salafiti, attestati su posizioni più dogmatiche e intransigenti.
Le forze del cambiamento, e tra queste in prima linea il movimento delle donne, mantengono tuttavia un ruolo forte, anche se non necessariamente maggioritario, e restano uno dei principali fattori in campo, in grado di influire in maniera consistente sugli sviluppi del processo in atto.
Infine, gli altri regimi autoritari al potere, a cominciare dalla Siria, hanno deciso di resistere ad oltranza, determinati a non seguire la sorte di Ben Ali, Mubarak e Gheddafi. L’Europa si trova quindi di fronte a scelte complesse, che possono essere decisive per il suo futuro.
Il progetto è stato realizzato nell’ambito del Progetto “Percorsi Mediterranei 2012”, finanziato dalla Unità Analisi e Programmazione del Ministero degli Affari Esteri in collaborazione con l’Ufficio d’informazione a Milano del Parlamento europeo, l’Ufficio di Rappresentanza a Milano della Commissione europea, la Camera di commercio di Torino, il Forum per i problemi della pace e della guerra di Firenze e l’Istituto Paralleli di Torino.
Interventi:
Pier Antonio Panzeri, Presidente della delegazione del Parlamento europeo per le relazioni con i Paesi del Maghreb; Renzo Guolo, Professore di Sociologia dei Processi culturali all’Università degli Studi di Padova; Khalil el-Anani, Ricercatore in Politiche del Medio Oriente alla Durham University (Gran Bretagna), esponente della nuova generazione dei Fratelli Musulmani; Heliodoro Temprano Arroyo, Capo dell’Unità Assistenza Finanziaria per i Paesi del Vicinato, Direzione Generale Affari Economici e Finanziari della Commissione Europea, intervenuto sugli aspetti economici della transizione; Hussam Itani, editorialista del quotidiano libanese Al Hayat; Sami Ben Gharbia, blogger tunisino, Direttore responsabile di Global Voices (comunità internazionale di blogger); Shahira Abu Leil, attivista egiziana, portavoce del movimento No to Military Trials for Civilians (No ai Tribunali Militari per i Civili), che lotta contro i processi militari in atto contro migliaia di attivisti egiziani; Olivier Roy, Direttore scientifico del “Programma Mediterraneo” all’Istituto Universitario Europeo di Firenze; Janiki Cingoli, Presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO).
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