L’Editoriale
Se non ora quando
di Janiki Cingoli, Presidente del Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente
Data pubblicazione: 27 aprile 2006
Lo squallido attacco contro gli ebrei che partecipavano alla manifestazione del 25 aprile con le bandiere della Brigata Ebraica, che partecipò alla lotta di liberazione antinazista al fianco delle altre brigate partigiane, non merita solo disprezzo.
Non tutti gli ebrei hanno atteso passivamente lo sterminio nazista, alcuni tra di loro hanno scelto di prendere le armi e di combattere, a Varsavia e anche in Italia. A questa lotta Primo Levi ha dedicato un libro molto bello, Se non ora quando. In quel periodo io lo andai a trovare a casa sua, e lui mi spiegò di aver firmato quel suo famoso appello contro la guerra in Libano anche perché non voleva che il suo libro fosse utilizzato in chiave bellicistica dal Governo Begin. Il simbolo che quei giovani hanno voluto attaccare, quindi, viene da lontano, ed è un simbolo nobile.
La sovrapposizione tra questione ebraica e questione israeliana è di per sé foriera di rischi. Agli inizi degli anni ’80, nel periodo dei fatti libanesi di Sabra e Chatila, durante un corteo sindacale fu deposta una bara di fronte alla Sinagoga di Roma. Poco dopo venne perpetrato l’attentato contro la stessa Sinagoga in cui perse la vita il piccolo Stefano Taché.
Questione ancora diversa è la legittimità dell’antisraelianismo. Condannare gli atti o la politica di un governo israeliano è certo legittimo. Ma bruciarne la bandiera significa affermare che quello Stato deve scomparire, deve essere annientato, o per l’appunto bruciato. Era la piattaforma che un tempo fu propria degli arabi, che affermavano la necessità di annientare l’Entità Sionista, ricacciando gli ebrei a mare, e che oggi viene rilanciata da Bin Laden e dallo stesso presidente dell’Iran, Ahmadinejad. La Lega Araba quelle posizioni le ha abbandonate da tempo, e all’unanimità: con la piattaforma di Beirut nel 2002, tutti gli Stati arabi si sono dichiarati disposti a riconoscere Israele e a stabilire relazioni normali con esso, se questo si ritira dai territori occupati, accetta la creazione di uno Stato palestinese e dà una soluzione equa e concordata al problema dei rifugiati.
Tuttavia, tutta quella impostazione è rifluita attraverso molti canali dentro la sinistra, anche se già dalla metà degli anni ’80 essa è stata duramente combattuta dalle leadership di quei partiti.
Un primo canale è stata la logica di blocco USA – URSS, con la divisione del mondo in campo imperialista e campo antimperialista. Israele naturalmente venne attribuito al campo imperialista, anche se alla sua nascita avevano contribuito in modo determinante il voto dell’URSS all’ONU, ed anche le armi che venivano dalla Cecoslovacchia.
Il secondo canale, derivante dal primo, è l’unilateralismo terzomondista, che arrivò alle aberrazioni degli anni ’70 delle condanne dell’Assemblea dell’ONU del sionismo come razzismo, o dell’espulsione di Israele dall’UNESCO, atti che squalificarono il ruolo dell’ONU nel conflitto e poi furono cancellati dalla stessa Assemblea negli anni ’90.
A questo si sono saldati spesso filoni dell’integralismo cattolico preconciliare, che paiono oggi riprendere un qualche vigore.
Quando vediamo giovani maghrebini o palestinesi in prima linea, nel bruciare a Milano le bandiere con la stella ebraica, come accade ogni giorno a Gaza o a Teheran, comprendiamo come in questo nostro mondo globale si sta realizzando un altro cortocircuito temporale e storico, e la stessa sinistra si trova a fare i conti con propri residui fangosi con cui riteneva di aver già fatto i conti.
L’articolo è stato pubbicato su Europa il 28 aprile
NOTE SULL'AUTORE
Janiki Cingoli
Janiki Cingoli si occupa di questioni internazionali dal 1975. Dal 1982 ha iniziato ad occuparsi del conflitto israelo-palestinese, promuovendo le prime occasioni in Italia di dialogo tra israeliani e palestinesi e nel 1989 ha fondato a Milano il Centro Italiano per la Pace in Medio Oriente (CIPMO), che da allora ha diretto fino al 2017 quando ne è stato eletto Presidente.
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